giovedì 3 febbraio 2011

Per risanare l'Italia bisogna modificare l'articolo 41 della Costituzione?

Ho sentito che il nostro Presidente del Consiglio se l'è presa con l'articolo 41 della Costituzione, responsabile, a suo dire, della mancata crescita economica del Paese.
Mi son andato a rileggere l'articolo incolpato:
Art. 41.
L'iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.
La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali.
Il primo periodo è perfettamente in linea con le intenzioni di ogni imprenditore, a meno che non voglia sottoporrre l'iniziativa economica alle decisioni dello Stato (manon penso proprio).
Il secondo periodo è più complesso. Modificarlo significa legittimare che l'iniziativa economica può svolgersi in contrasto con..... ossia legittimando l'adulterazione dei cibi, reintroducendo la schiavitù, abolendo le norme sulla sicurezza sul lavoro.
Il terzo periodo pone una riserva di legge (ossia demanda ad una legge ordinaria la programmazione ed il controllo). Se vuole proseguire la meritoria azione di Bersani ed eliminare le varie lobby (tassisti, avvocati, notai etc) basta agire con legge ordinaria e lasciar ein pace l'innocente articolo 41 della Costituzione.
Siccome non penso che questo Governo ce l'abbia con i tassisti, con i notai e con gli avvocati, mi sa che è l'ennesimo "effetto annuncio"

1 commento:

Marco Boccaccio ha detto...

in effetti l'avevo letto subito anch'io e non avevo proprio trovato cosa ci sia da modificare, se non nel senso che dici tu.
o il cavaliere ha sbagliato numero di articolo, oppure è l'ennesimo bluff (ormai la locuzione "effetto annuncio" va esplicitata...)