E' di oggi la notiziola di un sindaco leghista di un paesello del nord ha in animo di emanare un'ordinanza che vieta la presenza di extracomunitari in uno stabile pubblico o privato che sia oltre una certa percentuale.
Ordinanza suggestiva davvero. E gravida di effetti positivi. E' noto che la concentrazione di extracomunitari in uno stabile forma un ghetto (vedi le banlieu parigine) con grave pregiudizio per l'integrazione, la civile convivenza e l'ordine pubblico, nonchè per il valore dello stabile.
Insomma è preferibile senz'altro evitare che in uno stesso stabile convivano solo famiglie di extracomunitari. Integrazione è un po' commistione recitava il primo Documento programmatico sull'immigrazione del I Governo Prodi del 1998.
Cosa c'è che non va, allora? Perché questa ordinanza positiva, se mai vedrà la luce, sarà subito cassata dal Ministero dell'interno o dalla Corte Costtuzionale?
E' il prezzo della democrazia. I nostri padri e i nostri nonni si sono battuti a costo della vita per affermare il DIRITTO di ognuno di noi di muoversi e soggiornare a proprio piacimento senza che qualcuno pensi quello che sia meglio per noi.
venerdì 4 dicembre 2009
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1 commento:
chissà se poi avrebbe riguardato anche svizzeri, statunitensi, australiani e norvegesi...
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