martedì 30 marzo 2010

come far carriera

Ieri avevo raccomandato a mio figlio che quest'anno ha la maturità di impegnarsi un po' di più nello studio, ché "il diploma serve".
Stamattina mio figlio mi invia questa e-mail che vi trascrivo:

E Renzo trovò 12.893 elettori che lo votarono

(Preferenze relative a 206 comuni su 206)

Candidato Luogo e data di nascita Preferenze
BOSSI RENZO VARESE, 08 Settembre 1988 12.893 eletto
TOSCANI PIERLUIGI DETTO PIERO ROVATO, 04 Settembre 1971 4.777 eletto
MARELLI ALESSANDRO SANREMO, 29 Marzo 1972 4.219 eletto

http://zucconi.blogautore.repubblica.it/2010/03/30/tengo-famiglia/

tiremminnanz

tiremm innanz....

martedì 23 marzo 2010

Bagnasco e i politici

Ieri il Cardinal Bagnasco ha pronuciato una solenne prolusione (la trovate qui) al Consiglio Permanente della CEI. Fra i tanti argomenti toccati, come vedete dalle prime pagine dei giornali di oggi (sempre tutti molto attenti alle parole d'oltretevere, chissà poi perchè?), come la corruzione, la pedofilia, il malgoverno, la crisi economica, i licenziamenti, l'accoglienza dei migranti,il Cardinale ha toccato anche il tema dell'aborto, ovviamente per condannarlo.
Poi ha ammonito affinché "la cittadinanza inquadri con molta attenzione ogni singola verifica elettorale" ed ai programmi dei partiti, perché esistono prima "valori non negoziabili che emergono alla luce del vangelo e della ragione (?)" quali la difesa della vita dal concepimento alla morte.... la famiglia fondata fra matrimonio fra uomo e donna. Solo su questo fondamento si impiantano altri indispensabili valori (quindi negoziabili?) quali il lavoro, l'accoglienza verso gli immigrati, il rispetto del creato (ecologia) ecc.
A parte la singolarità delle affermazioni, esse non mi stupiscono più di tanto; la Chiesa non ha mai voluto esser libera in libero Stato e punta a fare il suo mestiere, ossia quello di convincere i fedeli della bontà e della obbligatorietà dei suoi precetti anche nella vita politica. In ciò non è molto dissimile dagli ajatollah che impongono la sharja o dai capi delle sette che impongono le loro corbelleria agli adepti. Ripeto, non mi stupisce, la Chiesa Cattolica, come tutte le Chiese fondate sul trascendente e sul premio differito in un'altra vita, fa il suo mestiere.
Quello che mi stupisce, e siamo nel 2010, è l'evidenza che i giornali di ogni tendenza, le televisioni pubbliche (?) e private (!) danno alla prolusione del Cardinal Bagnasco. E le schiere di politici che se ne appropriano per affermare di esser il Partito di Dio in quanto nel loro programma c'è quel che chiede Bagnasco. Io salvo la vita, quindi sono l'unto del Signore! Salvo i principi non negoziabili, quindi la CEI chiede di votare per me. Butto a mare i migranti? La crisi economica, lungi dall'esser conclusa provoca licenziamenti? I miei cittadini no hanno case? Non fa nulla, non sono i principi fondamentali della fede, lo dice Bagnasco!!!
Come sarei felice se i nossti politici, i nostri media riservassero anche alle dichiarazioni della Chiesa Cattolica (si badi bene cattolica, non cristiana) lo stesso spazio che dedicano alle predicazioni dei leader delle altre confessioni religiose.

P.S. : Bagnasco si è accorto di esser andato troppo oltre: in un comunicato firmato dai vescovi di Genova, primo firmatario lo stesso Bagnasco (doppio incarico) si avvisa che anche il diritto al lavoro e alla casa, l'integrazione degli immigrati: sono tutti "valori che non possono essere selezionati secondo la sensibilità personale, ma vanno assunti nella loro integralita".
Ed ora i nostri politici-baciapile?

domenica 21 marzo 2010

Memoria corta, anzi cortissima

Oggi il PdL se la prende con la Questura di Roma, rea di aver stimato in 150.000 i partecipanti alla manifestazione di San Giovanni, molto al di sotto dei proclami del Capo. "Qualcosa non va nella Questura di Roma".
Ma la stessa Questura di Roma, appena una settimana fa, dallo stesso gruppo dirigente fu ampiamente lodata per aver ricondotto alla realtà il numero di partecipanti alla manifestazione della sinistra a Piazza del Popolo, artificiosamente gonfiata dai soliti comunisti.

lunedì 15 marzo 2010

Comprereste un'auto usata da quest'uomo?

Sto facendo un gioco, forse un po' lombrosiano. La mia città è tappezzata di manifesti elettorali con cui i candidati invitano gli elettori a votare per loro. Tante facce, mezzi busti, slogan.
Cerco di non vedere la parte politica per la quale gareggiano e mi concentro sulle loro facce, sugli occhi, sul portamento, sul vestito, sull'aspetto. E mi chiedo: se questa persona mi invitasse a comprare un'auto usata, la comprerei?
Beh, sono ancora a piedi e in bicicletta.

martedì 9 marzo 2010

I cattivi musulmani uccidono i buoni cristiani?

I giornali parlano di conflitto religioso in Nigeria, ma....
Un conflitto non di natura religiosa, ma prima di tutto sociale
. Questa l'interpretazione che l'arcivescovo di Abuja, monsignor John Olorunfemi Onaiyekan, dà dei violenti scontri avvenuti nei villaggi dello Stato di Plateau, nella parte centro-settentrionale della Nigeria, e che secondo un bilancio ancora provvisorio hanno causato almeno 500 morti.

«Persone armate, pastori itineranti che seguono il loro bestiame, chiamati Fulani, hanno attaccato il villaggio dell'etnia Berom, composta da agricoltori - dice mons. Onaiyekan ai microfoni della Radio Vaticana -. Si tratta del classico conflitto tra pastori e agricoltori, solo che i Fulani sono tuti musulmani e i Berom sono tutti cristiani».

Secondo l'arcivescovo di Abuja, «facilmente la stampa internazionale è portata a dire che sono i cristiani e i musulmani ad uccidersi. Ma non è questo il caso, perchè non si uccide a causa della religione, ma per rivendicazioni sociali, economiche, tribali, culturali».
Da l'Avvenire del 8 marzo 2010

venerdì 5 marzo 2010

Elezioni regionali e decreti legge

Leggo sui giornali di (fantasiose) ipotesi di provvedimenti legislativi per riammettere le liste della Polverini nel Lazio e di Formigoni in Lombardia. Leggo di incontri notturni fra Berlusconi e Napolitano. Leggo di stop del Presidente della Repubblica all'idea di un decreto.
Purtroppo non leggo le motivazioni. Perchè un decreto? Perchè no?
La politica ha le sue ragioni e una competizione elettorale senza una lista che rappresenta quasi metà dell'elettorato risulta falsata anche se l'esclusione è avvenuta per la dabbenaggine ed il pressapochismo dei partiti esclusi.
Ma, almeno per ora, l'Italia è uno Stato di diritto e le leggi, ossia le regole del gioco, hanno un certo valore.
Quindi mi sono andato a spulciare i codici, la Costituzione e le leggi e mi sono convinto che il Governo non può emanare un decreto legge per riammettere la lista Polverini, mentre potrebbe farlo per quella Formigoni.
Il perchè è abbastanza semplice.
La modifica costituzionale del 2001 ha messo le Regioni sullo stesso piano dello Stato ed ha assegnato ad esse il potere di legiferare sulle elezioni regionali.
La legge costituzionale 22 novembre 1991, n. 1 e la legge 5 giugno 2003, 131 (art. 10, comma 2, lett.f.) dispongono che i comizi elettorali sono convocati dal Rappresentante dello Stato nella Regione (il Prefetto) fino a quando le Regioni non abbiano disposto diversamente.
La Lombardia NON lo ha fatto, quindi le elezioni sono state convocate dal Prefetto di Milano il 2 febbraio 2010.
La Regione Lazio, invece, con legge regionale n. 2 del 2005 ha provveduto a disciplinare le elezioni regionali, tanto è vero che le prossime elezioi del 28 marzo sono state convocate dal Presidente reggente della Regione Lazio il 26 gennaio 2010.
Quindi, se il Governo, al limite e con tutte le ricadute sulle regole del gioco, può differire le elezioni in Lombardia, non può farlo nel Lazio, in quanto non ne ha il potere passato agli organi Regionali. Un differimento nel Lazio potrebbe esser disposto solo dal Consiglio Regionale.
Per farlo ci vorrebbe una legge costituzionale, ossia di pari valore a quella che ha trasferito tale potere alla Regione.
Una scappatoia potrebbe essere non il rinvio delle elezioni, bensì prevedere una maggiore "elasticità" delle procedure di presentazione delle liste.
La cosa è possibile, con un decreto legge, anche nel Lazio in quanto la legge regionale n. 2 del 2005 "recepisce" (ma sarebbe più corretto dire "rinvia") alla legge nazionale 17 febbraio 1968 n. 108 per le modalità di presentazione delle liste.
Certo, bisogna vedere cosa si inventano per "sanare" una lista MAI presentata, come quella del PDL nel lazio....