martedì 8 novembre 2011

L'ultima capriola di B:

Non lo so. Mi puzza. Certamente il Presidente della Repubblica ha molti più elementi di me e ha agito per il meglio. Cerco di ragionare con voi esponendovi i miei dubbi.
Oggi B. è senz'altro in una posizione di estrema debolezza, sfiduciato dalla Camera, dall'Europa, dalle parti sociali. E' al minimo di sempre.
Cosa può succedere ora? E' chiaro che B. pensa al dopo, della legge di spabilità non gliene frega nulla, non gli importa se verrà approvata, con le sue dimissioni conseguenti. Non gli importa se verrà bocciata, con le sue altrettanto conseguenti dimissioni. A questo punto non gli importa neppure della Lega, penserà solo al dopo, a salvarsi, alle prossime elezioni.
Cosa potrebbe fare? Potrebbe prendere la lettera di Olly Rehn, aggiungerci qualche vagonata di lacrime e sangue e presentarsi al Parlamento.
Due le ipotesi.
La Lega obietta sulle pensioni, si sfila e vota contro. SEL e il PD obiettano sui licenziamenti facili, si sfilano e votano contro. B. si dimette e si va al voto. Al voto lui arriva con la patente di europeista con la volonta di salvare il Paese. Non l'ha fatto perché i comunisti e i secessionisti non l'hanno voluto.Si rifarebbe la verginità del partito del fare e potrebbe ben sperare che l'UDC e altri "liberali" possano allearsi con lui nella prossima tornata elettorale.
Seconda ipotesi.
La legge di stabilità lacrime e sangue viene approvata. Lui  lascia con l'aureola di chi ha messo una bella toppa alle magagne dello Stato. Aspetta il Governo tecnico che si sbrogli la bella matassa dell'applicazione della legge lacrime e sangue (per approvarla ci vuole solo un ditino sul pulsante!). Il Governo tecnico riesce o non riesce nella sua opera a B. non importa nulla. Sono altri a mettere le mani nelle tasche degli italiani.
SI va ad elezioni e lui si ripresenta con la verginità di aver approvato la legge SalvaItalia ma di non essere responsabile della sua applicazione. Tanti voti in più.
In entrambi i casi da una posizione di debolezza B. esce con una posizione di forza........

sabato 22 ottobre 2011

soffiare e succhiare insieme non si può

L'Unione Europea, per continuare a comprare i nostri CCT, ha chiesto misure strutturali complete.
Spero non siano vere - per amor di Patria - le indiscrezioni sul decreto sviluppo sulle economie incentrate sulle pagelle on-line e sulla possibilità di pagera gli autobus con i telefonini. Oppure il condono edilizio che - come ognuno sa - costa allo Stato con gli onoeri di urbanizzazione, ben più di quanto ricava.
Se è così ben fa l'EU a lasciarci andare a picco.
Ma la perla che vorrei raccontervi viene dalle disposizioni sui tagli da operare in una P.A. 
Non vi dico quale perché la notizia non ho potuto verificarla se non da un racconto di un amico.
In sostanza si operano tagli sulle spese di software ed hardware, però ....... si raccomanda l'uso più intenso e duffuso di strumenti informatici, come la posta elettronica per risparmiare sulle spesi di spedizione e sulla carta.
A Genova dicono che sciurrscià e sciuurbì insieme non si può (non si può nello stesso momento soffiare e succhiare).


mercoledì 12 ottobre 2011

Ma ha senso una dichiarazione come questa in un momento critico come questo???

Ma perché abbiamo votato per questi nostri rappresentanti?
Come si fa ad agire apertamente per un nuovo Governo, ma a votare la fiducia all'attuale?

Roma, 12 ott. (TMNews) - Agiremo "alla luce del sole" per un nuovo governo. Lo dice Salvatore Cicu, pidiellino tra i più vicini a Claudio Scajola in un'intervista a Repubblica. Voteremo la fiducia al governo ma "abbiamo avvertito nel Pdl una serie di pressioni, di atteggiamenti, del tutto fuori luogo - sottolinea Cicu -. Si sono avvicinati, hanno offerto, come se volessimo fare un ribaltone. Non hanno capito la nostra voglia di dare un contributo. Ragionano solo col pallottoliere, ci definiscono quattro gatti senza accorgersi che il disagio è più diffuso di quanto immaginano".




L'esponente scajoliano del Pdl assicura che "qui non ci sono congiurati...se avessimo voluto poltrone ci saremmo mossi diversamente. Non abbiamo ricattato nessuno, vogliamo agire con trasparenza, e un testo se maturerà, ci consentirà di rendere ufficiale la nostra posizione politica, piuttosto che farla interpretare erroneamente da altri". Dunque la 'fronda' va avanti nonostante ieri ci sia stato un colloquio tra Scajola e Silvio Berlusconi: "Stiamo costruendo un percorso, un progetto, al presidente del Consiglio rivolgiamo l'invito a ragionare sulla necessità di prendere atto del crollo di fiducia e di consensi fuori del Parlamento, sull'insufficienza dell'azione di governo, sulle critiche che ci muove il mondo dell'impresa e del lavoro e di formare un governo dei 'migliori'", che vuol dire "dialogo con i moderati".

12 ott 2011 ore 09.17

domenica 14 agosto 2011

Le Provincie

Sto leggendo il testo della manovra. Insomma, più che il contributo di solidarietà non c'è molto altro.
Non capisco il modo in cui sono state tagliate le provincie.
Certo, per abolirle tutte bisognava passare per le forche caudine della legge costituzionale; ma mi sembra si sia scelto il modo più pericoloso, il modo sicuro per non far nulla accendendo la miccia del campanilismo.
Eppure.... eppure c'era già pronta la proposta che ho sentito indicare da Tito Boeri, semplice, che non tocca il campanile.
Non abolisce le provincie, bensì tutte le amministrazioni proinciali. In tale proposta viene abolito (con legge ordinaria) il Consiglio provinciale che viene sostituito dall'Assemblea dei Sindaci dei Comuni della Provincia che, al loro interno. eleggono presidente e Giunta.
Prioritario mandato sarà quello di ripartire le competenze  (e personale) fra regione e comuni. La provincia (il campanile (caro agli italiani) rimane, le spese vengono tagliate.

lunedì 6 giugno 2011

Referendum. Perché 4 sì

Da un amico ricevo questa Email che volentieri pubblico nel blog

Domenica (8.00- 22.00) e lunedì (7.00 - 15.00) prossimi si vota per 4 referendum.
Io voto SI' per tutti e quattro e vi spiego perché.

Referendum 1 . Afffidamento del servizio a privati - scheda rossa.
Non discuto che un servizio pubblico possa essere affidato a privati. NON però quando l'utente non può scegliere. Se il servizio pubblco viene affidato a privati che, ovviamente lo fannno per lucro, l'utente non puo' scegliere. DEVE contrare con il privato che gestisce quel servizio. NOn c'è concorrenza come per l'assicurazione auto (e abbiamo visto le inchieste sul cartello degli assicurazioni). Non posso ammettere che un privato lucri senza concorrenza.

Referendum 2. Tariffa dell'acqua commisurata anche alla remunerazione del capitale investito. Scheda gialla.
Che il privato debba guadagnarci è nelle cose. Ma la tariffa che noi paghiamo non può prendere a base di calcolo anche questo parametro. Se il privato investe quattro miliardi deve essere remunerato per il 7%; se il privato investe 24 miliardi deve essere remunerato per questa cifra. E queste cifre non sono commisurate allla qualità del servizio reso.
Non si puo' far questo quando si tratta di beni essenziali ed il consumatore è obbligato ad accettare il servizio.

Referendum n. 3. Centrali nucleari. scheda grigia
Voto sì all'abrogazione. Le centrali nucleari sono mediamente sicure. Dubito che possano ripetersi incidenti tipo Chernobil (anche se Fukuscima insegna il contrario). QUello che non mi piace è lasciare in eredità alle prossime 35 generazioni il problema di smaltimento delle scorie che impiegano migliaia di anni a decadere. Le centrali nuclear funzionano per chi ce l'ha. Noi non le abbiamo e costano un botto. Questi soldi potrebbero essere investiti in energie rinnovabili e per laricerca. E' vero siamo circondati al nord di centrali nucleari in Francia, Austria, Germania e Slovenia. A parte il fatto che anche lì ci stanno ripensando, meglio averle a 250 Km che a 20 Km.

Referendum n.4. Legittimo impedimento. Scheda verde
Esiste l'articol 3 della Costituzione che proclama l'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge. Capisco che chi governa non possa essere intralciato da continui procedimenti penali e, una volta c'era l'immunità parlamentare. Ma se lo si vuole, c'è bisogno di una legge di pari rango costituzionale. Facciano, se ci riescono , un legittimo impedimento di natura di legge costituzionale.
 

Fuga dalla RAI. E' un bene?

Leggo che Santoro approda su LA7.
Forse pure Fazio  e forse pure Ballaro'.

Sono bei programmi con una audience molto alta.
Mi chiedo solo se sia un bene che LA7 assuma una posizione dominante visti anche i record di ascolto del TG di Mentana e di otto e mezzo.


Non mi piacciono le posizioni dominanti. Mi piace più il pluralismo.

venerdì 11 marzo 2011

La festa del 17 marzo e (alcuni) italiani

.
Lavoro in un Ufficio dove, per ogni fatto di attualità politica, arrivano centinaia di e-mail di cittadini che voglion dire la loro.
Successe così con il "legittimo impedimento", con la riforma Gelmini ,etc.
Quello che mi stupisce ora sono le decine e decine di e-mail di cittadini, di quasi tutte le regioni, che protestano per lo "scippo" di uno dei giorni di festività soppresse per far posto alla festa nazionale [solo per quest'anno] del 17 marzo per i 150 anni dell'Unità d'Italia.

Il Decreto legge 22 febbraio 2011 n. 5 reca "Disposizioni per la festa nazionale del 17 marzo 2011" e siccome l'articolo 81 della Costituzione impone la copertura finanziaria di ogni legge, il secondo comma dell'articolo 1 del decreto legge recita:
2. Al fine di evitare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza
pubblica e delle imprese private, derivanti da quanto disposto nel
comma 1, per il solo anno 2011 gli effetti economici e gli istituti
giuridici e contrattuali previsti per la festivita' soppressa del 4
novembre non si applicano a tale ricorrenza ma, in sostituzione, alla
festa nazionale per il 150° anniversario dell'Unita' d'Italia
proclamata per il 17 marzo 2011.

In parole povere, come si desume dalla relazione tecnica al decreto legge, per il 2011 i lavoratori dipendenti italiani invece di scegliere (più o meno liberamente) i quattro giorni di festività soppresse da godere, ne potranno scegliere solo tre, essendo il quarto fisso al 17 marzo.
E, nonostante l'importanza di ciò che si festeggia, tanti tantissimi italiani reputano questo uno "scippo", una "una violenza ai lavoratori costretti sempre a pagare in prima persona", una "forzatura inammissibile", una "compressione dei diritti dei lavoratori non consultati".
Accidenti che amor di Patria!!!! Qui mi sembra che gli italiani, più che amare la Patria amino ancora il panem et circenses di latina memoria.
Per conto mio, il 17 marzo, come mai ho fatto quando la Nazionale di calcio era impegnata in finali di coppa del mondo, inalbererò il tricolore sul miobalcone. E sarebbe bello vedere tutte le finestre e i balconi italiani in BiancoRossoVerde.
.