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lunedì 20 settembre 2010

Provocazione? O no?

Sappiamo tutti quel che è successo ad Adro con la bella scuola piena zeppa di simboli di partito, checchè ne dica il sindaco; sappiamo delle proteste, sappiamo della ferma (?) presa di posizione della Gelmini.
Oggi discutevo della faccenda con un amico proveniente da una Regione del mezzogiorno recentemente passata dal Centrosinistra al PdL. Quello che mi ha detto mi ha stupito non poco. "Eh, sì, lì ad Adro hanno fatto una bella scuola con tanti simboli di partito. Da noi gli amministratori ci hanno lasciato solo i loro simboli (= i loro amici), ma la scuola bella e nuova non ce l'hanno mica data!".

lunedì 12 ottobre 2009

Divieto di velo?

Occorre vietare burqa e niqab nelle scuole. Ne e' convinta Mara Carfagna, ministro per le Pari opportunita', che e' decisa a parlarne con il ministro dell'interno, Roberto Maroni e con quello dell'istruzione, Mariastella Gelmini. "Sono assolutamente favorevole - ha spiegato il ministro a margine di un convegno sulla violenza sulle donne - a una legge che vieti in Italia il burqa e il niqab, simboli di sottomissione della donna e ostacolo a una vera politica di integrazione. Non in quanto simboli religiosi, come, per esempio, il velo, bensi' per le storie che nascondono, storie di donne cui vengono negati diritti fondamentali come l'istruzione o la possibilita' di lavorare, storie di violenza e di sopraffazione". "Di questo - annuncia Carfagna - parlero' anche con i colleghi Roberto Maroni e Mariastella Gelmini. Perche', per esempio, vietare burqa e niqab nelle scuole, luogo primario di integrazione ed emancipazione, puo' essere un segnale importante".
Secondo me, questo è un enorme errore. L'hanno già fatto i francesi e se ne sono pentiti.
Nessuno può dire che burqa, niqab, hijab o il semplice velo sono "negazione di diritti fondamentali". Lo sono solo se imposti.
Ritengo che non si possa dire che nella scuola non debbano entrare simboli che abbiano a che fare con la religione.
Gli alunni non sono portatori di laicità. Vengono per apprendere anche la laicità. Sono portatori di usanze, obblighi morali, doveri appresi in famiglia. Molti portano il velo per tradizione e per non recare offesa ai genitori.
Il divieto di simboli anche astrattamente riferiti alla religione DEVE sussistere, invece, per gli insegnanti, per gli arredi, per il personale non docente. Siamo, spero, un Paese laico con una scuola pubblica laica. Gli insegnanti devono esser portatori di uno spirito laico. Gli insegnanti devono far comprendere agli studenti che portare il velo, il niqab, la kippah, o la croce al collo è una scelta libera e non una costrizione. Sta solo alla loro volontà se indossarlo o meno.
Se questo messaggio passa, avremo compiuto un grosso passo avanti sulla strada dell'emancipazione. Questo sarebbe un bel segnale.