giovedì 8 ottobre 2009

Berlusconi e Napolitano

Difficile riuscire a capire veramente l'iperscrutabile linguaggio dei giudici.

Ma non riesco a capire una cosa. I giornali e le agenzie sono piene degli sfoghi di Berlusconi. Certo, per lui, la sentenza della Corte Costituzionale di ieri non è certo stato un regalo piacevole. E, quando una persona è arrabbiata, spesso gli sfuggono frasi a dir poco sorprendenti.

Il nostro Presidente del Consiglio se l’è presa, fra gli altri, anche con il Capo dello Stato, fino all’altro giorno lodato per la sua imparzialità anche per aver firmato il cd. scudo fiscale, accusandolo di non aver esercitato la sua influenza per convincere la Corte Costituzionale, composta di giudici di sinistra come lui, a giudicare conforme al nostro ordinamento il Lodo Alfano.

Posso capire che la sentenza di ieri, non ancora depositata e aspetto di leggerla prima di commentarla sia – almeno per quanto se ne sa – un po’ diversa, nelle motivazioni da quella che, nel 2004, dichiarò incostituzionale il lodo Schifani

Infatti, in quella, come rilevato dallo stesso titolare del Quirinale, non veniva rilevata la necessità di una legge costituzionale, a meno che l’inciso “restano assorbiti gli altri motivi di illegittimità” usato dalla Corte nel 2004 non volesse includere anche la violazione dell’art. 138 Costituzione e sulla necessità di una legge costituzionale.

Però... però, cosa centra il Capo dello Stato? Ma veramente Berlusconi pensa che il nostro Presidente della Repubblica poteva compiere un gesto simile in palese violazione della distinzione ed indipendenza dei poteri? Mi sa che c’è dell’altro.

E anche l’affermazione, stamattina, che tutta la Corte è di sinistra e che anche Napolitano non è imparziale avendo nominato ultimamente un chiaro esponente della sinistra come giudice Costituzionale, mi lascia perplesso. Mi sono andato a vedere le agenzie del febbraio scorso, quando Napolitano nominò il Prof. Paolo Grossi, di area cattolica, alla Suprema Corte e non ho letto giudizi negativi del Governo su Grossi, anzi – si era nel clima infocato del Caso Englaro e del diniego di firma di Napolitano sul decreto ad personam del Governo – Berlusconi controfirmò subito l’atto di nomina con parole lusinghiere per il nuovo giudice. Ho paura, invece, che Berlusconi tema proprio la riconosciuta imparzialità di Napolitano, riconosciuta ampiamente anche nei settori politici che non contribuirono alla sua elezione.

Un Presidente di parte sarebbe molto facilmente attaccabile e messo all'angolo, ridotto a fare il notaio degli atti di un Governo che possiede in Parlamento una amplissima maggioranza.

Un Presidente imparziale e garante delle istituzioni, la cui popolarità ache fra gli elettori del Centro destra è in continuo aumento, è un grosso ostacolo per l'idea che l'Attuale Capo di governo si è fatta per il futuro italiano.

Secondo me è questo il motivo degli attacchi scomposti e poco comprensibili e delle ridicole giustificazioni addotte, tipo quella che l’Italia è diventata ormai una Repubblica Presidenziale perchè gli italiani conoscevano le pendenze giudiziarie di Berlusconi e lo hanno votato lo stesso.

1 commento:

Anonimo ha detto...

forse ho capito qualcosa di questa storia