martedì 15 dicembre 2009

Reagan e l'attentato del 1981

Il 30 marzo del 1981, il Presidente americano Ronald Reagan fu ferito, abbastanza gravemente, da uno squilibrato, tale John Hinckley.
Chissà se gli incolpevoli cittadini americani furono condannati, come sta succedendo da noi, ad ascoltare le più fantasiose ricostruzioni non sul fatto, bensì su quel che sta dietro al fatto; complotti e responsabilità del clima di "terrore" che giustifica giri di vite sui cortei e sui social network??

martedì 8 dicembre 2009

Liquidazioni dimezzate

Durante la discussione di Ballarò di stasera è emerso che nella legge finanziaria 2010 attualmente in discussione alla Camera è previsto che gli accantonamenti del trattamento di fine rapporto di lavoro, attualmente depositati presso l'INPS verranno inseriti come copertura del fabbisogno dello Stato per le spese correnti.
Ricordo come cominciò questa storia. Il trettamento di fine rapporto di lavoro (TFR) è una retribuzione differita, ossia sono soldi già guadagnati dai lavoratori, prima depositati presso le aziende ed erogati al lavoratore al momento della conclusione del rapporto di lavoro per aiutarlo nel momento difficile.
Si è verificato che, talvolta, le aziende non accantonassero le somme ovvero spendessero gli accantonamenti lasciando i lavoratori a bocca asciutta.
Si pensò di invitare, su base volontaria, i lavoratori ad affidare gli accantonamenti del TFR a fondi di investimento. Investimento quindi: Bot, CCT, etc.
Chi non voleva aveva l'assicurazione che gli accantonamenti rimanevano al sicuro presso l'INPS.
Ora lo Stato li preleva per coprire le spese correnti. Per rendere i soldi al lavoratore al momento della cessazione del rapporto di lavoro, lo Stato dovrà ripianare il debito contratto con l'INPS.
COME FARA'?
Ovviamente li prenderà dal prelievo fiscale. Quindi, i lavoratori, come tasse, dovranno ripianare il debito e RIPAGARSI la liquidazione una seconda volta.
La conseguenza è gravissima. Il lavoratore si paga la prima volta la liquidazione con il differimento della retribuzione ed una seconda volta con le tasse.
Insomma paghi due e prendi una!! Ovvero importo dimezzato.
Ottimo affare, non trovate?

venerdì 4 dicembre 2009

Il prezzo della democrazia

E' di oggi la notiziola di un sindaco leghista di un paesello del nord ha in animo di emanare un'ordinanza che vieta la presenza di extracomunitari in uno stabile pubblico o privato che sia oltre una certa percentuale.
Ordinanza suggestiva davvero. E gravida di effetti positivi. E' noto che la concentrazione di extracomunitari in uno stabile forma un ghetto (vedi le banlieu parigine) con grave pregiudizio per l'integrazione, la civile convivenza e l'ordine pubblico, nonchè per il valore dello stabile.
Insomma è preferibile senz'altro evitare che in uno stesso stabile convivano solo famiglie di extracomunitari. Integrazione è un po' commistione recitava il primo Documento programmatico sull'immigrazione del I Governo Prodi del 1998.
Cosa c'è che non va, allora? Perché questa ordinanza positiva, se mai vedrà la luce, sarà subito cassata dal Ministero dell'interno o dalla Corte Costtuzionale?
E' il prezzo della democrazia. I nostri padri e i nostri nonni si sono battuti a costo della vita per affermare il DIRITTO di ognuno di noi di muoversi e soggiornare a proprio piacimento senza che qualcuno pensi quello che sia meglio per noi.