venerdì 10 settembre 2010

Ma perché ci si mettono anche i media?

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Un reverendo americano, pastore di una Chiesa come ce ne sono tante negli States di piccole e piccolissime ha, pover uomo, la fobia degli islamici. Fatti suoi, direte; fatti limitati a quella fetta di provincia americana non sempre dotata di una visione oggettiva del mondo, ma più spesso dotata di visioni tout court
Macché!
In questo mondo dove si cerca sempre lo scoop, qualche Tv locale ha riportato che il reverendo (?) americano aveva avuto la trovata pubblicitaria (per la sua Chiesa) di bruciare qualche copia del Corano nell'anniversario dell'11 settembre.
Qualche TV meno locale e qualche giornale in cerca di "pezzi" di colore hanno ripreso la notizia e, come succede solo nella terra degli yankees, in un crescendo esponenziale la notizia è esplosa. Pare siano intervenuti personalmente Obam, il Capo dell'FBI e non so chi altri. Ovviamente il reverendello ora ci sta giocando e sta alzando il prezzo.
Intanto qualcuno ci ha già rimesso la pelle anche se, a questo punto, non so se sia più idiota il reverendo o chi, colpito da sacro furore per l'offesa, accoppa qualcun altro.
Insomma, vi ricordate il detto che il battito d'ali di una farfalla in Brasile può provocare una rivoluzione in Cina?
Abbiamo la dimostrazione della verità del detto. 
Se però i media pensassero un po' prima di pompare certe notizie, forse ammireremmo con animo più lieto il batter d'ali della farfalla, senza sentire il pathos per i morti in Cina.
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