martedì 12 ottobre 2010

Ma la Lega non era quella contro il centralismo?

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La Lega Nord ha fatto dell'autonomia locale la sua bandiera. I sindaci comandano perché eletti dal popolo e più vicini ad esso.
Roma ladrona e i segretari nazionali dei partiti non possono condizionare le scelte locali.
Due recenti episodi sembrano contraddire questo assunto e spostare l'asse politico della Lega verso un centralismo sia statale sia politico.
Sappiamo tutti quel che è successo ad Adro dove un sindaco ha deciso di marchiare una scuola con un simbolo caro al suo partito. Scelta autonoma del sindaco eletto dal popolo. Ma, poi, il sindaco afferma che toglierà i simboli se glielo ordinerà il leader nazionale del suo partito, mica se glielo chiede il popolo che lo ha eletto.
Il sindaco di Milano stipula un accordo per alloggiare alcune persone di etnia rom in case del comune.
Scelta autonoma di un sindaco in una materia di competenza non certo statale, come sancito dall'articolo 117 della Costituzione.
Arriva un ministro della Repubblica, quindi un esponente dello Stato, e blocca tutto. L'accordo stipulato dal sindaco non è valido. Comanda lo Stato, sì quello centralista e burocratico di Roma ladrona.
Insomma la Lega rinnega l'autonomia comunale e si dà anima e corpo al centralismo governativo e politico.
Riflettiamoci.
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1 commento:

Marco Boccaccio ha detto...

la dirigenza della lega è fatta da una massa di imbroglioni.
e l'elettorato da una massa di coglioni.