martedì 7 luglio 2009

Sogno o son desto?

Che guaio la politica. Una volta era tutto più semplice. C'era la destra fascista, il centro democristiano con i suoi cespuglietti, il Partito Comunista dei grandi ideali e dal ferreo apparato, il Partito Socialista che italianamente ondeggiava dall'uno all'altro.
La destra era fuori, il PCI un passettino dentro, la DC governava tramite la Segreteria. Il Governo non aveva un grande ruolo, tranne il cd. sottogoverno, anzi se c'era qualche discussione sui "turni" da ministro, si faceva un governo balneare e si andava in vacanza. Il Quirinale, allora, era abbastanza organico al governo e faceva poche storie.
Il quadro , fortunatamente, è cambiato. Abbiamo due schieramenti, anche se compositi, che si alternano al governo e il Quirinale è arbitro imparziale.
Ma.... ma c'è qualcosa che non va.
Una volta esistevano le idee. Attorno a queste idee i partiti raccoglievano il consenso degli elettori (sì, c'erano altri metodi, ma lasciamo perdere le patologie).
Oggi è diverso. Viene prima il consenso e poi, questo consenso serve ad imporre le proprie idee.
Ma come raccogliere il consenso?
Pachi di pasta? Promesse di lavoro? una scarpa destra ora e la sinistra ad elezione avvenuta?
No. Ci vuole qualcosa che raggiunga tutti e la parte emozionale di ognuno.
Ci vuole un sogno! "I've a dream!" disse un tizio tanti anni fa che conquistò le masse.
Purtroppo i ragionamenti non vanno più. La gente non vuol fare la fatica di pensare. Vuole sognare.
Se si guarda al panorama politico italiano i vincitori sono quelli che hanno promesso sogni, anche senza realizzarne neppure uno, basta che il sogno sia talmente generico da non poter essere esattamente definito e continuabile a sognare anche in presenza di evidenti segni contrari.
Berlusconi aveva promesso ricchezza per tutti e meno tasse per tutti. Nisba, sogni non realizzati, ma gli italiani ci credono ancora, pure i pensionati ed il reddito fisso, quelli che evadere non possono.
La Lega aveva promesso il federalismo e sicurezza. Nisba, sogni non realizzati. Il federalismo fiscale è uno scatolone vuoto, pieno di buoni principi, che potrebbe esser riempito di tutto e del contrario di tutto. IL Disegno di legge Sicurezza, più che sicurezza produrrà burocrazia e non è altro che un pugno sul tavolo, che fa il botto , ma non fa danni. Eppure, nonostante il quotidiano stupro e la quotidiana rissa, la gente sogna ancora.
Di Pietro aveva promesso moralità e difesa dei valori. A parte la non chiara gestione dele carte valori all'interno della sua stessa casa e i suoi reiterati attacchi al Presidente della Repubblica, non molto ha realizzato tranne il famoso detto di Bartali "E' tutto sbagliato, è tutto da rifare". Eppure ha raddoppiato i voti.
Il PD si arrovella per togliere il velo davanti agli occhi degli italiani, si arrabatta con cifre e tabelle per dimostrare che le promesse fatte dal PDL non potranno essere mantenute. Non tira fuori una cifra che non possa esser dimostrata e perde. Perde rovinosamente.
D'altra parte i sogni premiano anche dall'altra parte dell'oceano. Mai e poi mai un afroamericano negli States avrebbe potuto vincere se non promettendo un sogno. "I've a dream!" ha detto lo scorso anno e ha conquistato le masse. Appunto.
Non è bello. Lo so, non è per niente bello, per chi è abituato a lavorare sulle proprie idee e cercare di spiegare che, anche se alcuni immigrati delinquono, spesso sono obbligati a farlo dal complicatissimo obbrobbrio di leggi in materia. oppure illustrare agli elettori la curva del PIL che si vorrebbe incrociare con la curva delle aliquote.
Purtroppo la maggioranza degli elettori preferisce sognare altre curve e non sentirsi reponsabili dei pasticci normativi del parlamento.
Chi si vuol cimentare al governo del Paese (o dell'opposizione) dovrà fare i conti con quanto sopra.
Non dico che dovrà lanciare uno spot, ma un sogno sì. Un sogno che unisca e leghi insieme la gente.

1 commento:

Minu ha detto...

interessante.. troverò a trovarti con più calma, ora scappo al lavoro. Mi sono inserita nei tuoi lettori per linkarti e non perdere i tuoi post. a presto